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1) Dizion. 5° Ed. .
MACCA.
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MACCA.
Definiz: Sost. femm. Grande abbondanza, e a poco prezzo, di checchessia; e dicesi più spesso dei prodotti del suolo: ma è voce bassa. –
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 5, 1: L'amico ha fitto 'l capo in quegli argenti, E in quegli ori; e si pensa Che rilucan per lui: guardi piuttosto Che 'n porvi su le mani, L'aria d'una prigione, Per questa macca, non gli si rabbui.
Esempio: Lipp. Malm. 1, 76: Poi vende il resto (del vino) a prezzo tanto vile, Che ognun ne compra: e infin chi n'ha in cantina, Per rivenderlo altrui, il fiasco attacca: Si cala al buon mercato, a quella macca.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 462: Macca, abbondanza. Della tal cosa in mercato ce n'è la macca; da μάκτειν, farinam subigere, spianare il pane; μάκτρα, la madia. Μακαρία, una sorta di schiacciata. Maccheroni, dalla macca, o abbondanza, di pasta, che nel bollire enfia e cresce.... Μακάριος, beato, è detto dalla macca, dalla dovizia.
Esempio: E Salvin. Pros. tosc. 1, 118: La Cuccagna, dove.... nevica farina, cade il pane come la rugiada,... dove finalmente è il latte di gallina, e lo zucchero sulle fragole, e il cacio casca su i maccheroni, de i quali quivi ve n'è la macca.
Esempio: Not. Malm. 1, 116: Macca. Abbondanza grande. Viene forse dal latino mactus, che s'intende Abbondanza grande, quasi magis auctus.
Esempio: E Not. Malm. appr.: Che macca poi significhi Abbondanza grande, questo è, perchè quando v'è molta quantità d'una tal cosa, ella per ordinario s'ammonta e s'ammassa, e per conseguenza in un certo modo s'ammacca.
Esempio: Targ. Alimurg. 116: D'albicocche, susine e sparagi, ve ne fu la macca.
Definiz: § I. Per similit. –
Esempio: Pulc. L. Son. 79: Veggendo sì gran macca (di carne) Sputai scotendo il capo, e dissi: cacca.
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Dav. Tac. 2, 130: Fece [Vitellio] molte leghe e donò cittadinanze; levò tributi; concesse esenzioni...; alla macca di cotali largheze correva il volgo.
Definiz: § III. A macca, posto avverbialm., vale In grande abbondanza, Sovrabbondantemente; ed anche Con scialacquo, Senza risparmio, e simili. –
Esempio: Burch. Son. 133: Bene sta fresco Spedale o chiesa in qual tu sia visconte. A macca de' lor ben convien che goda La gola e i dadi ec.
Esempio: Pulc. L. Morg. 19, 76: Dicea Margutte: Questa (il liofante ucciso) è sì gran fiera, Ch'io cenerò pure a macca stasera.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 222: Non vi si danno i marzapani a macca, Come si crede qualche nuovo pesce, Che squadra gli animali alla casacca.
Esempio: Dat. Lett. 72: E voglio far nuove diligenze in un magazzino di libri, che ho nell'Accademia. Del Cinonio sarà servita, de' quali è vero che già ce n'erano a macca, ma presentemente non so.
Definiz: § IV. E per Senza spesa, Gratuitamente, A ufo. –
Esempio: Burch. Son. 77: E parvi appunto aver pagato l'oste, Con vostro Dio v'aiuti! e Pro vi faccia!... Chi vuol delle composte Vada dove ne son piene le sacca; Ch'i' ho disposto non mangiate a macca.
Esempio: Grazz. Pros. 129: Il mangiare a macca mi piace sempre più il doppio.
Esempio: E Grazz. Pros. 153: Fu tanto nella fine contaminato, che gli disse, morendosi di voglia di tornar con esso loro, che verrebbe volentieri, ma che non voleva più provveder vino, e metterlo a macca.
Esempio: E Grazz. Pros. 217: Con cui poche parole bisognarono a svolgerlo, perciocchè, come egli intese d'avere a cenare a macca, n'ebbe più voglia di loro.
Esempio: Cecch. Dichiar. Proverb. 31: Dicesi ancora Scroccare e Mangiare a scrocco, chi mangia a spese d'altri, o chi gode cose d'altri senza pagarle. Il medesimo si dice Andare a sovvallo, Godere a macca, Andare a isonne, ec.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 269: Innanzi giorno Mi levai per andar fino alle Sacca (convento di monaci Olivetani; male la stampa, alla sacca); Donde stracco e digiun feci ritorno, Però ch'e' non si va a mangiare a macca Da' frati, come qui da questo prete Che rossa e pagonazza ha la casacca.
Esempio: Papin. Lez. Burch. 149: A ufo, A isonne,... che tanto vale A macca, che da' Latini dicesi asymbolum comedere, cioè, mangiare senza pagare la sua quota, come gli altri.
Definiz: § V. Essere una macca checchessia, o Parere ad alcuno, una macca checchessia, vale Essere, o Parere, gran cosa, una fortuna, una bazza, o simili. –
Esempio: Nom. Catorc. Angh. 4, 11: Non ti pare una macca ire a man salva, E fare il colpo, e ritirare il braccio?... Fa' quanto sai, chè ritrovar non puoi Tempo egual da far bene i fatti tuoi.